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Visualizzazione dei post da luglio, 2010

a proposito di donne

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Passavo per il corridoio che si affaccia sulla dependance che ospita il personale di servizio quando vidi Archibald, il mio incommensurabile maggiordomo anglosassone abbigliato con una polo ed un pantalone di velluto a coste larghe. Rimasi sorpreso da un abbigliamento casual che in tanti anni di servizio non aveva mai indossato ed ipotizzai subito che questo fosse indizio di una momentanea rilassatezza del suo carattere solitamente riservato e taciturno, decidendomi così di cercare risposta ad una domanda che da tempo mi assillava; Mi avvicinai con nonchalance e dopo avergli fatto i complimenti per il suo gusto in fatto di abbigliamento gli chiesi come mai non avesse mai avuto una compagna al suo fianco.

VENDRA CHIENA CANDE, E NO’ CAMMISA NOVA

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Sorseggiavo il tè servito da Archibald, il mio impareggiabile maggiordomo anglosassone quando questi, scusandosi per l’ardire, mi chiese di riassumere in poche parole la filosofia di vita del tarantino al fine di consentirgli una migliore comprensione del popolo che così benignamente lo aveva accolto. Pur conscio della difficoltà del compito affidatami, decisi di soddisfare la sua curiosità e ricorsi all’ausilio della encomiabile opera “Estetica come scienza della espressione e linguistica generale” di Benedetto Croce (Pescasseroli, 1866 - escoriazioni multiple a seguito di tentativo di scippo in Napoli, 1952), intellettuale a cui fu dedicato l’omonimo quartiere di Taranto ad imperitura memoria.