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Visualizzazione dei post da novembre, 2011

e mameta è signorina

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Percorrevo a velocità abbastanza sostenuta la strada statale 106 “Jonica” con la mia Lamborghini Diablo al fine di verificare se i parametri di accelerazione e velocità massima riportati sulla sua scheda tecnica illustrativa corrispondessero a verità quando, approfittando della mia fermata dovuta ad un semaforo rosso, venni affiancato da una pattuglia della polizia stradale che stigmatizzò in maniera molto severa la mia condotta al volante. Di fronte alla evidente invidia del tutore dell’ordine per la differente cilindrata dei rispettivi autoveicoli, a nulla valsero le mie obiezioni che miravano ad evidenziare il carattere assolutamente sperimentale della mia azione, evidentemente scevra da qualsiasi implicazione egotisticamente narcisistica: Mi vidi così affibbiare una multa il cui importo era sicuramente superiore al prodotto nazionale lordo di più di un paese in via di sviluppo ed assai contrariato dalla ottusa pervicacia del poliziotto, commentai il suo rituale e sottilmente iron

Poche parole

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Un giorno Biwenabhirrha, l'accorto studente, chiese al Maestro quale fosse il significato della Raffo. Il Maestro gli raccontò di un importante ristoratore che, avendo un nuovo ristorante, voleva promuoverlo al meglio. Fuori della porta d’ingresso mise un cartello con scritto: "RISTORANTE DA CATALDO". Un amico, venuto a trovarlo per congratularsi, gli diede un importante consiglio: “ Dovresti specificare, nel cartello esterno, che in questo locale si fa della cucina eccellente. ” Impressionato dal consiglio, il ristoratore si mise ad inserire immediatamente la nuova scritta CUCINA ECCELLENTE. Un intellettuale, vedendo questa aggiunta, si permise di suggerire al ristoratore un’ulteriore modifica: “ Credo sia necessario specificare che tale cucina eccellente viene servita in questo ristorante! Per questo penso sia necessario aggiungere la scritta SERVITA QUI. ”

Coccara allessa e coccara vacante

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Mentre consultavo le “Meditationes de prima philosopia” di Cartesio, il buon Archibald, maggiordomo che oramai credo non abbia più bisogno di presentazioni, venne a chiedermi cosa a Taranto si intendesse con le frasi “coccara allessa” e “coccara vacante”. Una tale accorata richiesta meritava rapida soddisfazione e così mi sono recato nella mia modesta biblioteca per cercare le notizie necessarie ad esaudire tanta sete di conoscenza. L'uso della figura retorica della "coccara" (o "cocc'r", che è poi la noce, sia detto ad ausilio dei non tarantini) è assai antico e risale alla scuola filosofica di Mileto. Qui il noto Assabastone (Atene, 610 a. C. - Alass 530 a.C., giustiziato per aver chiamato Enea "Figlio di Troia") già discepolo di Anassagora, confuta sia l'individuazione dello "aperion" (da lui ironicamente storpiato in "Aperol") come primo movens dell'universo fatta da Anassimandro e nega anche che tale principio pos

Vuoto e forma

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Un giorno Biwenabhirrha, il mai pago escatologo, chiese al Maestro il significato del detto: "La forma è vuoto ed il vuoto è forma". Il Maestro gli rispose che di un recipiente noi vediamo la forma, ma è il suo vuoto che ne giustifica l’uso e quindi l’esistenza stessa. Prese così un secchio e lo riempì di grosse pietre, poi si volse verso i discepoli e disse: “ Secondo voi, il secchio è pieno o è vuoto? ” I discepoli risposero: “ Il secchio è pieno, o indefettibile Maestro! ” Il Maestro allora prese della breccia e la versò nel secchio, poi lo agitò finché questa non si infilò negli spazi vuoti tra le pietre.

Astipa a zampogna pe quanna abbisogna

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Oramai in preda alla mia incoercibile logorroicità decido unilateralmente (scusate la parolaccia!) di opprimere gli incauti lettori con la dettagliata analisi dell’espressione “ASTIPA A ZAMPOGNA PE QUANNA ABBISOGNA” (Conserva la zampogna per quando necessiterà ). A questo proposito il fine letterato nipponico Soshiutho Allajakka (Kioto, 1812 - Trampolino del Mon Reve, 1847) gran maestro di pirdi con l’eco e installatore provetto di carburatori maggiorati e marmitte senza silenziatore, così chiosava nella sua ponderosa opera “Spin d’rizze e jamme de caure - guida ad una alimentazione alternativa” - Ccefàm Editore: