E a mam’se chiangeve
Una delle antifrasi che spesso accade di ascoltare a Taranto è sicuramente “ E a mam’se chiangeve… .” ( e la madre piangeva... [si dispiaceva] ) seguita da una caratteristica (spesso fisica) diametralmente opposta a quella del soggetto dell’osservazione. Così un prosperoso decolleté verrà salutato con un “ E a mam’se chiangeve ca nò teneva menne! ” così come una persona dalla fin troppo fluente eloquio verrebbe notata con un “ E a mam’se chiangeve ca nò parlava maije ”. Il modo di dire fu oggetto di attenta analisi da parte dell’erudito saudita Addah Hauemmith (Rabat, 1935 – Ustioni riportate a causa della collisione con una medusa al largo di Castellaneta Marina, 1992) che per primo calcolò che le gobbe di un cammello possono mediamente contenere l’equivalente di due cartoni da 24x33cl di Raffo.