La Raffo aguzza l’ingegno
Un giorno Biwenabhirrha, il vigile attendente, chiese al Maestro a cosa portasse l’ingordigia. Il Maestro raccontò allora la storia di un mercante che, p er sottrarsi al gran caldo, un giorno di agosto si fermò sulla litoranea per riposare all’ombra della Torre sgarrata che da il nome alla località balneare presso la Marina di Lizzano. Vinto dal sonno l’uomo si addormentò profondamente e, al risveglio, si accorse che la merce che portava con sé, tra cui una cassa di Raffo, era sparita. Immediatamente andò a denunciare il furto alla polizia. Il commissario di turno aprì l'istruttoria per indagare e la conclusione cui pervenne fu quantomeno sconcertante: “La merce deve averla presa quella torre in pietra. E se non è stata lei, comunque non ha svolto il suo sacro dovere di vigilanza. Quindi per punizione sarà demolita!”