Le domande di Biwenabhirrha - Verità parziali
Un giorno Biwenabhirrha, il discepolo prediletto, chiese al Maestro se si potesse avere ragione e torto allo stesso momento.
Il Maestro chiamò cinque ciechi e li fece portare vicino ad una bottiglia di Raffo, dopodiché chiese loro di toccarla e dire a cosa somigliasse.
Il primo cieco toccò il tappo e disse: ‘‘La Raffo somiglia ad una corona capovolta ‘‘.
Il secondo cieco toccò la etichetta e disse: ‘‘La Raffo somiglia ad un foglio di giornale’’.
Il terzo cieco toccò le gocce di condensa e disse: ‘‘La Raffo somiglia alla pioggia di inverno’’.
Il quarto cieco toccò la birra e disse: ‘‘La Raffo somiglia al mare d'estate’’.
Il quinto cieco toccò la schiuma e disse: ‘‘La Raffo somiglia alle nuvole del cielo’’.
Allora il Maestro si rivolse verso il discepolo e disse: ‘‘Vedi, figliolo, ognuno di loro ha ragione e torto nello stesso tempo, poiché della realtà ha solo una visione parziale che, seppure esatta, non coincide con la visione generale’’.
Il Maestro chiamò cinque ciechi e li fece portare vicino ad una bottiglia di Raffo, dopodiché chiese loro di toccarla e dire a cosa somigliasse.
Il primo cieco toccò il tappo e disse: ‘‘La Raffo somiglia ad una corona capovolta ‘‘.
Il secondo cieco toccò la etichetta e disse: ‘‘La Raffo somiglia ad un foglio di giornale’’.
Il terzo cieco toccò le gocce di condensa e disse: ‘‘La Raffo somiglia alla pioggia di inverno’’.
Il quarto cieco toccò la birra e disse: ‘‘La Raffo somiglia al mare d'estate’’.
Il quinto cieco toccò la schiuma e disse: ‘‘La Raffo somiglia alle nuvole del cielo’’.
Allora il Maestro si rivolse verso il discepolo e disse: ‘‘Vedi, figliolo, ognuno di loro ha ragione e torto nello stesso tempo, poiché della realtà ha solo una visione parziale che, seppure esatta, non coincide con la visione generale’’.
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