Culedde nò sapeva a funtanedde
Mentre mi dedicavo ad ordinare la mia collezione di lepidotteri, custodita in un apposita dependance del mio modesto maniero (sapete com'è, le donne accettano sempre un invito ad ammirare una collezione di farfalle, anche se non ho mai capito perché si spoglino già davanti la prima vetrina) ascoltavo soprappensiero le ultime notizie riportate sull' "Herald Tribune" lette con voce stentorea da Archibald, il vecchio maggiordomo che da diversi lustri si prende cura della mia persona.
Dopo aver appreso della diatriba tra i deputati e senatori riguardo a presunti sovvenzionamenti sottobanco di alcune formazioni politiche con annesse ristrutturazioni edilizie, acquisti di immobili all’insaputa del beneficiario e prestazioni amorose di procaci fanciulle di cui si ignorava la predisposizione eterica con il classico contorno di "non è vero, se è vero non c'ero, se c'ero dormivo, se non dormivo ero distratto dal decolleté della compagna seduta di fronte a me." ho lepidamente commentato la cosa con “SEEE, MO CULEDDE NNO’ SAPEVA A FUNTANEDDE!” (Come no, ora Nicoletta non conosce la fontanella!).
Letto negli occhi di Archibald il disappunto per non conoscere il significato del detto (anche l'educazione di Cambridge ha le sue lacune) ho immantinentemente provveduto ad illustrargliene il significato.
Ampie ed esaustive spiegazioni dell'espressione le fornisce il prezioso volume "Dalla napoletana di coppe alla parmigiana di melanzane - Il gioco del tressette nella tradizione enogastronomia tarantina" redatto dal libico Hameth Haddomakkje (Bengasi, 1853 - Ernia inguinale durante il tentativo di avviamento a spinta di un “Apecar” in Via Lago di Monticchio,1897) che riporta l'episodio di seguito citato.
Durante il XXXVII° torneo di tressette a coppie in corso di svolgimento presso i moderni ed accoglienti locali del sexy shop "Delirium Tremens - Dal vibratore al defibrillatore, se si muove noi lo abbiamo", il campione anglosassone James Hairymussels redarguì aspramente il suo compagno per una incauta giocata, ricordandogli una delle regole fondamentali del gioco, ovvero “il due secondo si liscia sempre”. Alla replica del compagno che affermava di ignorare tale basilare precetto, l'Hairymussels esclamò: "Oh yeah, and now Nicky don't know the little fountain!!".
L'espressione ha origine nei tempi lontani in cui l'Ente Autonomo Acquedotto Pugliese non faceva ancora impazzire i suoi utenti con cartelle esattoriali sballate e non perdeva per strada buona parte dell'acqua da distribuire.
All'epoca le abitazioni private non disponevano di acqua corrente e l'approvvigionamento idrico era garantito da una o più fontane pubbliche (dalla classica e inconfondibile simbologia fallica) disposte in punti strategici del centro abitato.
L'acqua veniva così raccolta in appositi recipienti (le famose "menzane", solitamente costruite in lamiera zincata) da parte di adolescenti che trascorrevano buona parte della giornata lungo il percorso casa - fontana al fine di non far mancare il prezioso elemento alle madri impegnate nelle faccende domestiche.
Vale la pena di notare che questo andirivieni era spesso usato per i tipici "abbordaggi" alle ragazze che si recavano ad attingere l'acqua, poiché queste erano solitamente sole o al più accompagnate da un fratello minore e quindi con maggiori possibilità di corrispondere alle eventuali avances degli ammiratori.
Stante l'indispensabilità del quotidiano riferimento e il ridotto numero di fontane disponibili, era praticamente impossibile che qualcuno non sapesse dove queste fossero situate, tanto che erano spesso usate anche come punto di ritrovo in caso di appuntamento.
Quanto sopra ha fatto si che quando qualcuno nega l'evidenza o dice di non conoscere qualcosa che è impossibile che ignori (classico l'esempio del segretario di un partito politico che dice di essere all'oscuro dei finanziamenti illeciti ricevuti dal suo tesoriere) si commenta ironicamente dicendo che fa come Nicoletta che diceva di non sapere ove fosse la fontana (nei pressi della quale qualche pettegola commare l'aveva forse sorpresa nella esplorazione linguo-laringoiatria di un suo spasimante).
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